Dopo che un ufficiale della Marina viene trovato morto su una strada rurale, l'NCIS deve accertare se l'omicidio è stato il risultato di una rissa da bar (il giovane è deceduto per un forte trauma cranico) o se la vittima è stata uccisa perché sapeva troppo su un attacco a una collega ufficiale. L'episodio si apre su uno scenario di periferia, contea di Chesapeake (Virginia). Un uomo è alla guida quando urta qualcosa: si tratta di un cadavere. Alla sede dell'N.C.I.S., intanto, McGee e Tony sono alle prese con una nuova mirabolante dieta purificatrice. McGee ne è entusiasta. DiNozzo finge di esserlo altrettanto. "Fortunatamente" arriva Gibbs con il caso del giorno: la vittima è il luogotenente Lester Tate. Gibbs e McGee si recano immediatamente sulla nave dove Tate prestava servizio per parlare con il suo ufficiale in comando, Louis Wexler. Scoprono, così, che Tate aveva affittato una casa per una settimana di licenza con il suo collega Thomas Burke. Gibbs, McGee e DiNozzo raggiungono l'appartamento in questione. Sentendo dei rumori irrompono all'interno e vi trovano proprio Burke, mani in alto, che dichiara "non l'ho ucciso io". In seguito, Burke rilascia la sua deposizione: ha lasciato Tate in un bar, il Silver Leaf, attorno a mezzanotte. A quanto pare Tate aveva intenzione di farsi qualche bicchierino in più. Quando gli viene chiesto cosa intendesse con le parole "non sono stato io", Burke si chiude in un ostinato silenzio chiedendo di vedere il suo avvocato...