Dopo il tramonto, due poliziotti, perlustrando il quartiere, trovano una donna seduta su una panchina in un parco. Inizialmente pensano sia morta, strangolata da un cavo che ha attorno al collo. Ma quando si avvicinano si accorgono che è ancora viva. Lei li avvisa di non toccarla, poi mostra il suo tesserino identificativo, è Sofia Glazman, una ricercatrice. Alla sede dell'N.C.I.S. Gibbs annuncia il nuovo caso. Riguarda, ovviamente, la Glazman. La squadra si reca sul posto e scopre, amaramente, che, nel frattempo, Sofia è deceduta. Gli agenti non hanno voluto ascoltarla e hanno cercato di muoverla. Sofia non aveva un cavo attorno al collo, ma, più precisamete una garrota e non appena è stata toccata è scattata, causandole una morte orribile. Ellie e McGee interrogano il capo della vittima, il dottor Ishmael Havana. Questi riferisce loro del progetto cui stavano lavorando. Scopriamo anche che Sofia era cresciuta a Mosca. Di lì a poco il Segretario della Marina Sarah Porter (Leslie Hope) convoca Gibbs al Pentagono. Un'ambasciata estera si è messa in contatto sostenendo di avere informazioni sulla morte della Glazman. Si presenta il Console Anton Pavlenko. A quanto pare, qualche settimana prima, in Russia hanno avuto un caso simile. Vittima un collega della scienziata Nellie Benin, grande rivale, e, allo stesso tempo grande amica, di Sofia Glazman.