Prodotto da HBO, sempre più "marchio di qualità", il film tv per la regia di Jay Roach (già dietro alle saghe di "Austin Powers", "Ti presento i miei", nonché regista di " A cena con un cretino"), ispirato al romanzo "Game Change: Obama and the Clintons, McCain and Palin, and the Race of a Lifetime" scritto dai giornalisti John Heilemann e Mark Halperin, ripercorre la campagna presidenziale americana del 2008 di John McCain (Ed Harris), dalla nomina a vice della governatrice dell'Alaska Sarah Palin (allora semisconosciuta), allo scontro finale contro Barack Obama.
La voce narrante del film è quella di Steve Schmidt (impersonato dall’attore Woody Harrelson), consulente politico di McCain, che durante un’intervista a ‘’60 Minutes’’ ricostruisce la sua attività durante la campagna elettorale del 2008, soffermandosi principalmente sulla scelta del candidato alla vicepresidenza e sulla figura di Sarah Palin, governatrice dello Stato dell’Alaska, reclutata fin troppo velocemente dallo stesso Schmidt e dallo staff di Mc Cain, allo scopo di individuare un candidato in grado di contrastare la forza mediatica di Obama, di batterlo sul suo stesso terreno: la capacità di piacere alla gente. Sarah Palin mostra fin dalle sue prime apparizioni pubbliche un fascino indiscutibile, un grande carisma e altrettanta forza di volontà, ma allo stesso tempo risulta troppo rigida, dotata di scarso autocontrollo nelle situazioni stressanti, e soprattutto priva di un’adeguata preparazione, particolarmente in politica estera. Per questo, e per la crescente ricerca di autonomia, gli scontri tra la donna ed il suo staff di lavoro non tarderanno a scoppiare, gravando ineluttabilmente sulla sconfitta finale del candidato repubblicano.
Ben 5 gli Emmy ottenuti: miglior film, regia, sceneggiatura, miglior attrice protagonista (Julianne Moore) e miglior cast.