Intramontabile pellicola di Victor Fleming. La giovane Rossella, ricca e viziata ereditiera del Sud, non ha occhi che per l’aristocratico Ashley Wilkes. Lui però sposa la dolce Melania. Ma tutto viene travolto dal divampare della Guerra di Secessione. Quasi quattro ore per un’epopea che cavalca uno dei periodi più sanguinosi della storia nordamericana. Girato in Technicolor, con “effetti speciali” ancora oggi strabilianti (su tutti la scena dell’incendio di Atlanta), “Via col vento” rimane, a decenni di distanza, il Film con la F maiuscola. “Domani è un altro giorno”, frase scolpita nella memoria collettiva, e l’immagine di Rossella O’Hara (Vivien Leigh) che stringe nel pugno la terra della sua Tara sono entrate, a ragione, nel mito. Incassi record e otto Oscar: film, regia, sceneggiatura, fotografia (Ernest Haller, Ray Rennahan), attrice protagonista (Vivien Leigh), attrice non protagonista (la strepitosa “mami” Hattie McDaniel McDaniel, la prima attrice di colore a vincere una statuetta), montaggio e premio speciale a W. Cameron Menzies.