Arizona, 1952. Il giovane Sammy Fabelman è appassionato di filmografia, interesse fomentato anche da sua madre Mitzi, pianista che ha abbandonato la carriera. Suo padre Burt, invece, è un uomo di scienza, un brillante ingegnere che considera la passione del figlio un mero passatempo. Nel corso degli anni, Sammy documenta con la macchina da presa la vita familiare e gira film amatoriali, ma sempre più elaborati, in cui chiede a sua sorella e ai suoi amici di partecipare come attori. Quando, successivamente, il padre riceve una promozione a Los Angeles la sua famiglia sembra cadere a pezzi: sua madre vorrebbe restare a Phoenix ma il trasloco appare inevitabile. I suoi si separano e Sammy si rifugia nel cinema, scoprendo presto una verità sconvolgente che riguarda sua madre e che cambierà per sempre il suo rapporto con lei... Dopo "West Side Story" del 2021, Steven Spielberg porta sul grande schermo un storia semi-autobiografica, basata sull'infanzia e l'adolescenza del regista, di cui ha curato anche lo script con il commediografo vincitore del Pulitzer Tony Kushner. Un racconto di formazione che parte dall'Arizona di metà '900 interpretato da un cast eccellente capitanato da Michelle Williams (candidata a quattro Academy Award), Gabriel LaBelle ("The Predator", "American Gigolo" la serie) Paul Dano ("The Batman", "Il petroliere") e Seth Rogen ("Steve Jobs", "The Disaster Artist").