Rubrica
Sciarada - Il circolo delle parole
Lettore acuto delle dinamiche del sistema culturale italiano degli anni Quaranta e Cinquanta e raffinato analista delle forme del comportamento umano, Vitaliano Brancati resta una delle voci più potenti e incisive del nostro Novecento letterario. Sciarada gli rende omaggio con il doc “Vitaliano Brancati: la singolare avventura di Clarissa Montilla e Dario Marani”. Nato a Pachino nel 1907 e scomparso a Torino nel 1954, dopo un periodo di adesione al Fascismo, se ne distacca progressivamente a metà degli anni Trenta, fino a maturare per tutto il resto della sua vita un senso profondo di pentimento. “Vitaliano Brancati ha attraversato una parte della storia d’Italia con uno sguardo partecipe e allo stesso tempo estraneo - dice lo storico della letteratura Giulio Ferroni - ha interrogato la comicità e la tragicità dei comportamenti dei nostri concittadini di fronte agli avvenimenti politici della prima parte del ‘900. Credo che la forza della sua opera sia nel vedere come l’orizzonte sociale, economico, politico agisca sui comportamenti”. E aggiunge “la sua giovane adesione al fascismo è legata a una prospettiva vitalistica, è l’idea della conquista del mondo attraverso l’energia della giovinezza”. E come sottolinea lo storico della letteratura Marco Dondero “già a partire dalla metà degli anni 30 comincia ad avvertire i primi sentimenti di avversione per il regime”. Tutta la sua opera di narratore, autore teatrale e sceneggiatore è improntata a un intelligente intreccio dei registri del comico e del tragico, così come le sue ambientazioni inscenano continuamente il dualismo della sua biografia personale divisa tra Catania e Roma. Dice Giulio Ferroni “nella sua disposizione di scrittore c’era anche una spinta critica e una spinta verso il comico che sembra contraddetta dall’ufficialità della cultura contemporanea e del comportamento dei suoi colleghi, amici, camerati come si diceva allora”. Osteggiato più volte dalla censura, sia durante la seconda metà degli anni Trenta, sia negli anni Cinquanta, ne argomenta circostanze e dinamiche nella nota introduzione al testo del lavoro teatrale La governante, che non vide mai rappresentato durante la sua vita. Don Giovanni in Sicilia, Il bell’Antonio, il romanzo postumo Paolo il caldo disegnano la parabola comico/tragica del gallismo nostrano e sono le sue opere maggiormente lette e tradotte. “Don Giovanni in Sicilia è la prima opera nella quale Brancati affronta in maniera ironica il tema del gallismo – dice l’it

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Sciarada - Il circolo delle parole inizia alle ore 22:30

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Sciarada - Il circolo delle parole va in onda il giorno 23-09-2024

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