Il progetto della Bibbia prosegue con la storia del regno di Salomone narra la sua lotta per la conquista del potere, l'eccellenza della sua proverbiale saggezza, lo splendore delle sue maestose costruzioni - soprattutto del tempio di Gerusalemme dove dev'essere custodita l'antica Arca dell'Alleanza tra Dio ed il popolo ebraico l'ampiezza delle sue ricchezze. La saggezza di Salomone cresce sempre di più, tutti i re lo rispettano e lo riveriscono e le donne lo amano. Dopo sette anni di faticosi lavori il Tempio è pronto per essere consacrato a Dio; una folla immensa è presente alla cerimonia ed ora il re sente di aver assolto il compito affidatogli da suo padre Davide per conto di Dio. Nel deserto Dio parla a Salomone dicendogli che avrebbe dimorato nel Tempio appena costruito ma che lo avrebbe distrutto nel caso in cui il re avesse cominciato a venerare altre divinità. Salomone sposa settecento principesse e ha trecento concubine, ma, tra le tante storie d'amore, la più bella e la più profonda è quella con la mitica regina di Saba, una donna stupenda, dalla pelle nerissima, affascinata dall'aureola di saggezza che circonda il re d'Israele. Insieme decidono di avere un figlio ma la loro relazione è avversata dal Consiglio e dal popolo preoccupati per la stabilità del regno. I due sono costretti a lasciarsi e Salomone quasi impazzisce. A causa di questa relazione, alla fine della sua vita, il re permette che nel suo regno abbiano luogo culti pagani e partecipa lui stesso a cerimonie sacrificali ad altri dei. I problemi religiosi provocano sommosse e malcontento tanto che Salomone viene accusato di aver abbandonato Dio favorendo la proliferazione nel regno di falsi dei. Per punire il suo errore, Dio gli predice che, dopo la sua morte, il suo potere sarà diviso e che i suoi figli non manterranno intero il suo dominio. Salomone in punto di morte affida il regno al figlio primogenito Roboamo, che però dimostra di non essere all'altezza del padre. Al termine del suo lungo e prosperoso regno di pace e giustizia, si avranno nuovi spargimenti di sangue e le tribù d'Israele torneranno a dividersi ed a combattersi.