Il cadavere di una giovane donna viene ritrovato abbandonato in un cassonetto. Difficile identificarla, ha le mani bruciate e non si possono ricavare le impronte digitali. Ma un anulare e' meno danneggiato delle altre dita. Maura sa che esiste una tecnica di reidratazione, e soprattutto sa chi l'ha inventata:la dottoressa Hope Martin, cioe' la sua vera madre. Maura non e' pronta ad incontrarla, ma Jane insiste: quella tecnica e' necessaria per risolvere il caso. La dottoressa Martin viene dunque interpellata, ma l'incontro sconvolge Maura. Grazie al recupero dell'impronta digitale, la giovane vittima ha finalmente un nome: Emma Spencer, tirocinante presso l'ufficio del Procuratore Distrettuale. Emma stava indagando sulla morte di una sua amica, uccisa dieci anni prima. Maura analizza il cadavere della vecchia vittima. E' mummificato e reca chiara traccia di cio' che la colpi': il guanto di ferro di una armatura medievale. Chi era il "cavaliere" che la uccise? E chi e' diventato oggi? Nel frattempo, a movimentare la vita professionale di Jane interviene Suor Winifred, una religiosa assegnata alla squadra come supporto morale per i parenti delle vittime. Disgraziatamente e' anche la rigida e arcigna pedagoga che funesto' l'infanzia di Jane...