Dall’analisi delle tracce i Ris arrivano a sospettare dell’infermiera Milena (Ilaria Spada), per la quale il tenente Dossena (Marco Rossetti) ha un debole e si rifiuta di credere che possa essere l’Angelo della morte. Il capitano Brancato (Euridice Axen) ordina a Dossena e Ghirelli (Fabio Troiano) di prendere le impronte di Milena per un confronto con quelle che ritengono appartenere al serial killer. Però ufficialmente è stata data la notizia dell’arresto dell’assassino (in realtà un copycat, che ha ucciso una sola paziente per motivi personali nell’episodio precedente) e Dossena abbandona la sua copertura, che era già stata scoperta proprio da Milena. Emiliano (Primo Reggiani) e Flavia (Jun Ichikawa) si occupano della scomparsa di Loredana, una giovane atleta, dispersa dopo il suo allenamento in un bosco. I primi sospetti si concentrano sull’allenatore della ragazza, che risulta essere anche il suo amante e poi su un giovane ricercatore che ha una base nel bosco, dove vengono trovate tracce di Loredana. Ma la scomparsa di Loredana si scoprirà legata ai cacciatori di frodo e i carabinieri dovranno riuscire a trovarla prima che sia troppo tardi. Il risultato delle analisi delle impronte di Milena è positivo: corrispondono a una delle impronte sulla maniglia, di cui una è certamente dell’assassino. Basta per far scattare l’intervento. Ma intanto l’Angelo della morte fa in tempo a colpire di nuovo. Però stavolta la vittima riesce a difendersi: è la paziente Lili Paravidino (Maria Chiara Augenti), che resasi conto che Milena stava per farle l’iniezione letale, è riuscita a colpirla con un paio di forbici. Dossena, sopraggiunto subito dopo, non può far altro che constatare la verità: Milena a terra, tra le sue mani l’arma dell’Angelo la siringa. Fortunatamente Lili è solo terrorizzata, ma incolume. La verità sembra ormai venuta a galla, ma ulteriori indagini mettono in dubbio la versione della paziente Lili: se non fosse lei la vittima, ma la stessa Milena? Lucia inizia a intuire la verità e il confronto con l’ultima impronta della maniglia da identificare è la prova definitiva: appartiene a Lili Paravidino, che non facendo parte del personale ospedaliero non aveva nessun motivo per trovarsi in quel posto. Nel frattempo insieme a Lili ci sono Guido Brancato (Claudio Castrogiovanni) e Costanza Moro (Mary Petruolo), Lucia non fa in tempo ad avvertirli, che Lili li mette fuori gioco, riuscendo a darsi alla fuga.