Roberta fa presente a Gaetano che non ha più intenzione di occuparsi di Nino e decide di lasciarlo. Renzo, diventato socio di Passerelli a tutti gli effetti, si getta nel lavoro trascurando la famiglia. Se Livietta lo perdona, grazie anche all'ennesimo regalo (un televisore di ultima generazione) Camilla lo guarda con sospetto; non si fida del costruttore ed esprime tutte le sue perplessità, ma Renzo non accetta affatto di mettere in discussione le sue scelte. La mancanza di fiducia tra la Prof e suo marito alimenta discussioni sempre più aspre e frequenti, nonostante entrambi cerchino di venirsi incontro. Ma a turbare profondamente l'animo di Camilla è soprattutto la morte di una sua conoscente, un'antiquaria cinese che, poco prima di essere uccisa, le aveva affidato la piccola Jin. La bambina viene rapita sotto gli occhi di Camilla. Nel frattempo, anche un camionista viene trovato morto in circostanze misteriose. Tutto fa pensare che ad uccidere le due vittime sia la stessa mano cinese. Il coinvolgimento di Camilla è tale che Gaetano le consente di prendere parte attivamente alle indagini che porteranno alla luce non solo il mandante e l'autore dei due omicidi, ma anche un drammatico caso di sfruttamento minorile cinese. Ora che la piccola Jin è in salvo, Camilla, sempre più apprensiva nei confronti di Renzo, fa svolgere, grazie all'aiuto di Gaetano, un'indagine sulla origine della fortuna di Passerelli. Renzo lo scopre; offeso e indignato affronta Camilla a muso duro suggerendo una necessaria "pausa di riflessione" che prevede il suo trasferimento nello studio. Camilla capisce allora di averla combinata grossa. Se nella famiglia Baudino c'è aria di tempesta, a casa Berardi sembra essere tornata la pace. Roberta infatti si ripresenta al Commissario pentita e paziente; Nino può restare e il matrimonio può attendere.