Ferro e Cate, due diciottenni come tanti al giorno d'oggi. Poi una gravidanza inaspettata e il mondo che sembra iniziare a girare in senso inverso. Questa è la loro storia. Ferro ama il cazzeggio e le massime orientali e viene da una famiglia accogliente e "normale", Cate, invece, da quando sua madre è tornata in Romania, vive col padre che l'ha sballottata da una casa all'altra senza riuscire a tenersi una donna. Lei pensava di andare all'università e invece decide di tuffarsi a occhi chiusi in questa avventura più grande di lei. Lui sa che gli tocca starle accanto provando a fare meno cazzate possibili. Quelli che li aspettano saranno i nove mesi più burrascosi della loro vita, anche se forse non hanno ancora capito fino in fondo che tipo di tempesta è pronta a travolgerli. E poi comunque devono anche preparare la maturità insieme al Patema e agli altri amici, al viaggio dell’estate più lunga della loro vita, alla casa dove stare insieme, ai loro sogni di diciottenni. Ma a non essere pronti non sono solo Ferro e Cate ma anche i loro genitori... Solo che un figlio non aspetta che si sia pronti o meno, lui arriverà lo stesso. Forse restando leggeri come una piuma e con il cuore dalla parte giusta, allora, forse, ce la si può fare. Fare figli. La cosa più naturale del mondo è diventata, oggi, una complicazione impossibile. Una nascita quasi non pare più l'inizio di una nuova vita ma la fine di quel che c'è stato fino a un istante prima del concepimento. L'arrivo di un figlio equivale alla fine del divertimento e all'inizio di una serie di difficoltà morali e materiali. Questo il tempo pulsante della commedia diretta da Roan Johnson, (anche autore della sceneggiatura con Ottavia Madeddu, Carlotta Massimi, Davide Lantieri) qui al suo quarto lungometraggio per il grande schermo, che arriva immediatamente dopo "Fino a qui tutto bene" del 2014, e che ricordiamo anche alla regia dei due episodi "La tombola dei troiai" e "La briscola in cinque" della miniserie tv "I delitti del BarLume" (2015). Nei panni dei protagonisti Luigi Fedele ("Cavalli" del 2011) e Blu Yoshimi ("Caos calmo" del 2008 e "Sospesi" del 2006). "Almeno tu" di Francesca Michielin, tratto dall’album di20are (Sony Music) certificato disco d’oro, è il brano principale della colonna sonora di “Piuma” di Roan Johnson.