Documentario
Nel secolo breve
La svastica sventola su Parigi quando Hitler ci arriva all’alba del 23 giugno 1940. Il dittatore con la passione per l’arte, l’ex pittore fallito che lì sognava di studiare trascorrerà solo tre ore della sua vita nella Ville Lumière, senza scorta, insieme allo scultore Arno Breker. Tre ore passate alla storia per le foto davanti alla torre Eiffel, che fanno il giro del mondo. È solo della sera prima la resa che costringerà la Francia sotto il giogo nazista per quattro anni. L’occupazione e la Liberazione della capitale francese sono al centro dello Speciale di Elio Mazzacane con la regia di Agostino Pozzi “1944 l’estate di Parigi”, riproposto ne “Nel secolo breve” con Paolo Mieli e la consulenza del professor Francesco Perfetti. La narratrice Charlotte Marincola – anche attraverso gli interventi degli storici Olivier Dard e Olivier Wieviorka, dell’accademico di Francia Maurizio Serra e dello storico dell'arte Giovanni Carlo Federico Villa - ripercorre le tracce della Parigi occupata a partire dal rapido e inatteso crollo della Francia, che si sgretola non appena la Linea Maginot viene aggirata dai nazisti. Un trauma che porta i parigini a fuggire dalla loro città. E con loro, fugge anche la grande arte, in direzione del castello di Chambord, nella Loira, dove oltre 5000 casse piene di capolavori come La Gioconda, la Venere di Milo e la Nike di Samotracia rimarranno fino alla fine della guerra. Parigi viene dichiarata città aperta per evitarne la distruzione. Da Londra arriva l’appello dell’allora sconosciuto Charles De Gaulle a non arrendersi. Nasce la Resistenza francese. Una Resistenza costellata da eroi silenziosi, come Rosa Valland, curatrice del Jeu de Paume, dove i nazisti raccolgono i capolavori sequestrati da musei e da collezionisti ebrei prima di portarli in Germania. Sarà grazie al suo lavoro di spionaggio che alla fine della guerra oltre 60mila opere d’arte torneranno in Francia. Quella di Parigi, è un’occupazione politica, simbolica e restrittiva per gli abitanti della città. E piena di contraddizioni, come la presenza di Picasso che continua a vivere in città indisturbato, nonostante il suo quadro-denuncia dei bombardamenti tedeschi sulla Spagna. È un’occupazione che impone alla città due anime: lo sfarzo della Ville Lumière per occupanti e collaborazionisti, e la fame e i razionamenti per i parigini. Ma anche l’orrore delle deportazioni di uomini, donne e bambini ebrei, culminate nell’episodio del Velodromo d’inverno, dove i gendarmi fra...

Domande frequenti

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Nel secolo breve inizia alle ore 23:15

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Nel secolo breve va in onda il giorno 18-11-2024

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