Tratto dalla commedia di Noël Coward "Spirito allegro" del 1945 e già riadattata per il cinema da David Lean nel film omonimo dello stesso anno, "Mia moglie è un fantasma", nonostante la sceneggiatura ferratissima da centinaia di repliche a teatro e un cast di tutto rispetto, ha diviso i critici. Per alcuni è un gioiellino da recuperare (in Italia non è mai passato per le sale), per altri (soprattutto per la critica inglese) un'occasione persa, che non decolla mai del tutto. La commedia è la storia di Charlie, un affermato scrittore di gialli che però è in piena crisi, a causa di un blocco artistico che gli impedisce di terminare la prima sceneggiatura che gli è stata affidata e che potrebbe aprirgli le porte del dorato mondo di Hollywood. Visto che la seconda moglie gli fa pressioni perché termini in fretta il lavoro che li porterà in America, anche se scettico, oramai disperato, si rivolge a una medium, Madame Arcati, per contattare la sua prima defunta moglie, vera e propria musa ispiratrice di tutto il suo lavoro. Nonostante i dubbi la seduta spiritica è un vero successo e la signora, ancora molto innamorata dello scrittore, non solo si manifesta, ma decisa a cogliere la seconda occasione, continua ad apparire e fa di tutto per far morire il marito, in modo che possa raggiungerla il prima possibile. Accortasi dell'accaduto la prima moglie si rivolge di nuovo alla sensitiva per rispedirla indietro, ma oramai è troppo tardi...