La dottoressa Karin Patzelt ha organizzato un corso di formazione sul dialogo tra medico e paziente. Il formatore è Andreas Lorenz. Matteo si mette subito di traverso. Detesta questi corsi e nota anche che Andreas soffre di qualcosa allo stomaco o all’addome. Il loro rapporto peggiora ogni giorno, ma alla fine si scoprirà che Andreas è convinto di avere un tumore all’esofago, come suo padre la sua nonna paterna. Matteo lo convince a farsi visitare e verificherà, invece, che ha solo un’ulcera molto pronunciata. Il secondo caso del giorno è un ragazzo di circa 16 anni, che viene ricoverato dalla madre per un braccio rotto. Ha avuto un incidente in bici con un’auto. La madre, psicoterapeuta, è convinta che il figlio soffra di depressione e lo ha portato da più psichiatri per fargli dare dei farmaci. Non solo, è convinta che l’incidente sia stato in realtà un tentativo di suicidio. Manuel si confida, però con Vivienne. Non si sente depresso. Vivienne gli crede e ipotizza qualcosa di organico. Con Franziska indagherà a fondo e troverà un meningioma che gli ha causato i sintomi fraintesi dalla madre e dagli psichiatri. Il terzo caso è Nina, una donna che è in lista d’attesa per un trapianto al cuore. È molto preoccupata, perché ha una bambina piccola e teme di non vivere abbastanza per vederla crescere. Elias vuole però verificare se a lei si possa applicare una terapia farmacologica che ha analizzato nella sua tesi di dottorato. Karin gli permette di verificarlo e, alla fine, eviteranno l’intervento con la gioia della paziente.