Mentre Provenza e' preoccupato di non riuscire piu' a superare il test attitudinale di tiro, che lo relegherebbe al solo lavoro d'ufficio, la Crimini Maggiori e' chiamata a indagare su un caso di omicidio, mascherato maldestramente da suicidio. Il morto e' un certo Ed, un impiegato delle dogane, proprietario anche di un edificio fatiscente che divide con cinque arzilli e strambi vecchietti. Chiamati a testimoniare, i cinque non nascondono di avere avuto rapporti difficili con lui e di non essere affatto addolorati per la sua tragica fine. I primi sospetti cadono pero' su Evans, un ispettore delle dogane, che e' l'unico con cui Ed, individuo gretto e solo, sembra avere avuto una certa frequentazione. Tuttavia, l'equivoco ispettore e' estraneo all'omicidio, anche se dalle indagini emerge che i due erano complici in un lucroso giro di importazione illegale di borse contraffate. La soluzione del caso per gli esperti detective non e' pero' difficile... Provenza, alla fine, capisce che il suo problema e' la vista e, dopo aver preso in prestito un paio di occhiali, riesce finalmente a superare il test di tiro, realizzando un ottimo punteggio e ottenendo cosi' l'agognato attestato.