Le luci del titolo sono le 81 lampadine che si accendono e si spengono al ritmo di un cuore, volute dall'artista Christian Boltanski nel Museo bolognese per la Memoria di Ustica in ricordo della tragedia dell'aereo DC9 dell’ITAVIA caduto il 27 giugno 1980. Una per ciascuna delle vittime, 81 persone a bordo. Ma sono anche le luci che hanno rischiarato il buio in cui sono stati avvolti i motivi dell'abbattimento del velivolo. Fino ad arrivare a una verità giudiziaria seppur ancora parziale. Il documentario lega il percorso di oltre quarant’anni compiuto insieme ai parenti delle vittime alla ricerca della verità. Sullo sfondo, ha la Bologna di allora, degli anni 80. Una serie di testimoni d'eccezione accompagnano questa ricostruzione, sul versante storico da Andrea Purgatori a Carlo Lucarelli, Loriano Machiavelli, Walter Veltroni , Marco Damilano e Romano Prodi. Su quello artistico, per l’importanza dell'opera di Boltanski Daria Bonfietti, Raffaella Bruni, Andrea Benetti e Danilo Eccher che ne ricorda il ruolo nella storia dell'arte contemporanea. E ancora Vito Mancuso, Marco Paolini e un omaggio toccante con la poesia letta dall’attrice Mariangela Gualtieri. Un importante contributo anche quello del cardinale Matteo Zuppi, che sottolinea le implicazioni filosofico-morali di una perdita senza un perché e, in molti casi, senza una tomba su cui piangere.