Documentario
L'Intellettuale e la spia
“L’intellettuale e la spia. Il caso Pitigrilli” di Clemente Volpini, regia di Graziano Conversano, consulenza storica di Mauro Canali. Una produzione Rai Storia di Giuseppe Giannotti e Davide Savelli in collaborazione con l’Archivio Centrale dello Stato. Un documentario dedicato agli intellettuali antifascisti torinesi, membri di Giustizia e Libertà, che durante gli anni trenta tra Torino e Parigi si opposero al regime di Mussolini con la forza delle idee. La spia è il noto scrittore e giornalista Dino Segre alias Pitigrilli: uno pseudonimo, un nome d’arte, ma per la polizia politica fascista è solo l’agente 373. Attraverso i documenti dell’Archivio Centrale dello Stato analizzati dallo storico Mauro Canali e le interviste provenienti dalle Teche Rai a Massimo Mila, Giulio Einaudi, Vittorio Foa, Norberto Bobbio, Carlo Levi e allo stesso Dino Segre, la storia di una città e di un’élite intellettuale che per decenni ha animato il dibattito culturale e politico del nostro Paese. Filo rosso del documentario di Rai Storia, il ruolo dello scrittore Dino Segre in arte Pitigrilli. È lui, l’agente 373 della polizia segreta dell’Italia fascista a sorvegliare personaggi del calibro di Vittorio Foa, Massimo Mila, Giulio Einaudi, Carlo Levi, Norberto Bobbio. È lui l’infiltrato che segue gli ex studenti del liceo Massimo D’Azeglio, alunni del Professor Augusto Monti. Ed è attraverso le sue dettagliate relazioni che la polizia fascista, tra il 1934 e il 1935, azzera il gruppo torinese di Giustizia e Libertà con un numerosi arresti e condanne del tribunale speciale. Delazioni d’autore, soffiate da giornalista, una penna avvelenata da pagare lautamente e una vita lussuosa perché, tra una spiata e l’altra, lo scrittore Pitigrilli vende molti libri. Avversato dalla critica, Dino Segre s’impone infatti al pubblico: Mammiferi di lusso, Cocaina, Odore di femmina, La Vergine a 18 carati, sono alcuni dei suoi titoli che riscuotono maggiore successo. Piace il suo stile irriverente e scandalistico, caustico e sagace, la sua prosa diretta e pungente ma anche insinuante e allusiva. Popolare, amato dalla gente comune, Pitigrilli viene da una famiglia benestante, figlio di un israelita, è ben introdotto nella comunità ebraica di Torino e negli ambienti dell’alta borghesia. Per il regime, quelle di Pitigrilli, sono conoscenze molte preziose.

Domande frequenti

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L'Intellettuale e la spia inizia alle ore 07:50

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L'Intellettuale e la spia va in onda il giorno 14-10-2024

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