“La storia diventa futuro”: con Massimiliano Ossini, Giulia Capocchi e Lino Zani un viaggio nell’alta Valle del Gran San Bernardo, in Valle d’Aosta. Si parte a quota 3.722 metri sul livello del mare: in cima al monte Velan, nella meravigliosa cornice delle Alpi Pennine, con Ezio Marlier, Presidente delle Guide Valdostane. Un simbolo di storia e di sacralità: al confine tra Italia e Svizzera, il fascino di uno dei luoghi più straordinari delle Alpi, L’Ospice del Gran San Bernardo, da oltre un millennio strategico crocevia e punto di ristoro della Via Francigena al servizio di pellegrini, viandanti o semplici escursionisti. Da Balto, leggendario esemplare di Husky, a Berry, cane San Bernardo tra i più celebri nella storia del soccorso alpino, ad Odin, Border Collie che, nel 2014, ha contribuito al salvataggio di un gruppo di escursionisti: nel bosco, nei pressi di Saint Rhemy, per celebrare un sodalizio che si perde nella notte dei tempi, quella tra l’uomo ed il suo inseparabile amico a quattro zampe. Trenta sentieri, con diversi livelli di difficoltà e lunghezza, incastonati in una natura rigogliosa: a Crevacol, una meravigliosa escursione con gli sci d’alpinismo e il progetto “Skialp”, finalizzato alla regolamentazione e promozione di questa pratica sportiva con le altre attività sciistiche tradizionali. Il “cittadino” che scelse la montagna: a Saint Rhemy, con il nipote Oliviero, un sentito e doveroso omaggio a Toni Gobbi, celebre alpinista che ha rivoluzionato il mondo delle guide alpine. Dal centro di Aosta alle piste da sci, a 2700 metri di altitudine, in soli 30 minuti: alla scoperta della nuova ed innovativa telecabina che collega Pila a Couis.