Documentario
L'arte anarchica di Enrico Baj
Generali tronfi e pieni di sé e dame goffe e surreali, eccessivamente addobbate. Fantocci. Sono le figure iconiche con cui Enrico Baj esprime il suo antimilitarismo e l’avversione per l’autorità. Lo racconta “L'arte anarchica di Enrico Baj” - una produzione 3D Produzioni, in collaborazione con Rai Cultura e Associazione Chiamale Storie e Fondazione Pasquinelli, scritto da Didi Gnocchi e Valeria Parisi, che firma anche la regia. Il carattere della sua intera opera è segnato dal desiderio, attraverso arte e ironia, di deformare, distruggere e reinventare tradizioni e luoghi comuni. Il documentario “entra” nella casa di Vergiate, un’affascinante dimora degli anni ’20 in provincia di Varese, dove Baj viveva con la famiglia e dove la moglie Roberta che custodisce intatta la memoria del marito, fa da guida in una visita inedita alla scoperta dell’uomo e dell’artista. Si respira un’atmosfera autentica impregnata di cultura, di arte, di storia, in un luogo immerso nella natura, dove ogni centimetro quadrato è occupato da dipinti, disegni, collages, libri, sculture dell’artista e dei suoi amici. Si arriva, poi, alla sua casa da dove sono partite le opere della piccola, ma preziosa mostra alla Fondazione Pasquinelli di Milano, curata da Antonello Negri e Roberta Cerini Baj, anche curatrice dell’Archivio Baj. In ogni luogo della casa si ritrovano tracce, indizi, spunti. Milanese, anzi milanesissimo – studi al liceo Berchet e poi all’Accademia di Brera – Baj come tanti artisti della sua generazione ha viaggiato e vissuto a lungo oltralpe, sempre con lo sguardo aperto al mondo. Raccontarlo significa parlare anche di André Breton, di Raymond Queneau, di Marcel Duchamp e delle avanguardie internazionali del XX secolo. In dialogo continuo con Lucio Fontana, Asger Jorn e altri artisti della sua generazione, Enrico Baj ha infatti attraversato molti tra i principali movimenti artistici del Novecento. Quello che lo ha sempre caratterizzato è la libertà nell’utilizzo della materia che «ha sempre più immaginazione di noi» e libertà nelle infinite tecniche utilizzate nel corso del tempo, dal dripping al collage, all’intarsio. Tra gli episodi fondamentali della sua vita, la pubblicazione, nel 1951, del Manifesto tecnico della Pittura nucleare insieme a Sergio Dangelo. Gli artisti ai quali si unisce anche il visionario designer e architetto Joe Colombo, utilizzano nei loro quadri immagini e suggestioni che derivano dallo scoppio delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki. Nella

Domande frequenti

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L'arte anarchica di Enrico Baj inizia alle ore 20:15

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L'arte anarchica di Enrico Baj va in onda il giorno 02-07-2024

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