Al via la miniserie francese in sei puntate - che Raiuno trasmetterà in tre prime serate - con protagonista Garance Thénault ("Crimes parfaits", "Due fidanzati per Juliette"). La regia è firmata da Grégory Ecale, la sceneggiatura da Franck Ollivier. Nel cast anche Pierre-Yes Bon ("No Limit"), Jérôme Anger (Bruno Jacquet nella serie "Alice Nevers"), Elodie Frenck (la Marlène Leroy di "Little Murders by Agatha Christie") e Vincent Winterhalter ("Nicolas Le Floch"). La storia, una giallo tra delitti e misteri sepolti nel passato sullo sfondo della Bretagna, vede protagonista Lola Bremond, una ragazza di Bordeaux, che arriva in una località della costa bretone per un colloquio di lavoro che, però, si rivela falso. Poco dopo, con un messaggio telefonico che le promette chiarimenti, viene attirata a casa di un certo Rémi Perec, ma giunta lì lo trova moribondo. Lola, intanto, è venuta a sapere che, 25 anni prima, era stata uccisa una ragazza che le assomigliava moltissimo, Manon Jouve, e tutti nel paese cominciano a chiedersi se non fosse sua madre. Lola inizia ad indagare parallelamente alla polizia, andando a trovare tutte le persone che avevano conosciuto Manon. Precauzionalmente le viene chiesto di non lasciare la città, così la ragazza trova ospitalità presso la locanda gestita da Gaëlle, figlia di Michel Jourdan, comandante della Gendarmerie. Lola, avuta la conferma di essere effettivamente la figlia di Manon, continua a indagare su quanto è successo alla madre naturale, ma il capitano Clément Neuville, a capo dell’inchiesta, pur scagionandola dall’omicidio di Perec, le chiede di abbandonare le indagini. Invece Lola continua a parlare con la gente del luogo: in particolare entra in contatto con la famiglia di Georges Battaglia, la cui figlia Inès era la migliore amica di Manon e che l’avevano ospitata. Scopre anche che Éric, il fratello di Inès, aveva avuto una breve relazione con la stessa Manon avversata decisamente, però, dal padre Georges e questo fatto aveva scatenato pettegolezzi feroci sui veri sentimenti dell’uomo verso la giovane ragazza. I sospetti cadono anche su Milo Jouen, individuo dalla dubbia reputazione e all’epoca dei fatti tuttofare proprio di Gerges Battaglia. C’è poi il giornalista Bertrand Lafont i cui, per lo meno discutibili, metodi d’inchiesta hanno fatto emergere molti segreti; e perché Pierre Neuville, padre di Clément e all’epoca a capo delle indagini trascurò diverse piste investigative? Soprattutto chi è che continua a mandare