New York, anni Cinquanta. Al Caruso, John Gresco e Jack Amoruso sono tre gangster (o sarebbe meglio dire aspiranti gangster) scalcagnati che non ne combinano una giusta. Esasperato dai continui fallimenti, il loro capo, il patriarca della famiglia Genovese (Aldo Maccione), concede loro un’ultima occasione. Questa volta i tre dovranno proteggere la zia del boss. Ma, immancabilmente, succede il patatrac: la donna muore e i tre, per salvarsi la pelle e sfuggire a Genovese, decidono di spifferare tutto all’F.B.I. Ma c’è un “piccolo” problema. Al, in seguito a un incidente, ha problemi con la memoria e, ogni volta, John e Jack sono costretti a raccontargli la storia da capo. Per la loro quarta fatica cinematografica Aldo, Giovanni e Giacomo ripescano i simpatici protagonisti del promo di “Tre uomini e una gamba”. Ma anche i re mida della comicità italiana possono sbagliare. E qui ne abbiamo la prova. Il film è stato un clamoroso flop al botteghino. Si ride, questo non si discute. Ma la trama è praticamente inesistente e tutta la pellicola è basata esclusivamente sulle gags dei tre. Peccato, perché con “Così è la vita” e “Chiedimi se sono felice” parevano avviati a qualcosa di meglio.