In Africa, nella regione del Karoo, Khumba è un giovane cucciolo di zebra. Ma è diverso dai suoi consimili. Lui le strisce le ha solo su metà corpo. Nato in un branco superstizioso, viene emarginato da tutti tranne che dai suoi genitori e da un'altra giovane zebra, Tombi, la sua amica esuberante. Quando una tremenda siccità investe il deserto e la madre di Khumba muore, il branco lo accusa di essere maledetto. Un giorno una mantide appare alla giovane zebra e gli indica la strada verso una fonte magica da cui le zebre, originariamente, uscirono con le strisce. Khumba decide allora di partire alla ricerca della fonte, superando mille ostacoli. Ben presto la sua strada incrocia quella di un grosso gnu, Mama V, e quella di un esuberante struzzo. I tre proseguiranno insieme per un viaggio all'insegna dell'avventura e di incontri inaspettati... Il film d'esordio di Anthony Silverston, che firma anche la sceneggiatura insieme a Raffaella Delle Donne (già cosceneggiatrice di "Zambezia") è una storia di crescita, un viaggio verso l'accettazione di sé. Il protagonista vive nel desiderio di essere come gli altri, di avere le strisce su tutto il corpo, e soltanto quando inizierà a considerare il suo essere diverso come una cosa positiva, potrà guardare se stesso e trovare il coraggio di aiutare e salvare tutti gli altri animali del Karoo. Dichiara il regista "lo scopo principale era creare un film d’animazione e di intrattenimento che incoraggi i bambini non solo ad essere tolleranti, ma anche a credere nelle differenze: di razza, religione, cultura, classe sociale o orientamento sessuale".