Il regista Jean-Jacques Annaud ("Due fratelli", "L'orso", "L'amante") porta sul grande schermo il romanzo dello scrittore svizzero Hans Ruesch, "La seta nera" (1957). Fredda l'accoglienza, sia della critica che del botteghino. In Arabia, all'alba del XX secolo, tra le roventi sabbie desertiche, s'incontrano due sultani. Intorno a loro, i corpi inanimati dei combattenti morti in battaglia: sono Nesib (Antonio Banderas), il sultano vincitore, ed emiro di Hoboeika, e Amar (Mark Strong), lo sconfitto. Nesib adesso detta legge: nessuno potrà reclamare diritti sulla terra nota come "Striscia Gialla" e i figli maschi di Amar, Saleeh (Akin Gazi) e Auda (Tahar Rahim), passeranno sotto la sua tutela. Anni dopo, ritroviamo Auda, diventato un accanito studioso, e Saleeh, un guerriero che desidera tornare nella terra del padre. Amar, nel frattempo, ha ricevuto la visita di un petroliere texano che lo informa della presenza di pozzi di petrolio nel suo territorio, ma proprio in quella fetta nota come "Striscia gialla"...