Due turisti vengono trovati senza vita alla base di una scogliera suggestiva. Erano amici di lunga data di Michelangelo Armellini, con cui condividevano l’interesse per l’archeologia. L’uomo si mostra disperato per la loro morte. Nessun movente sembra legato al duplice omicidio, che sembra essere il frutto di un rituale. Principali sospettati sono il giovane e squilibrato Gino, figlio del vicino di casa di Armellini, e un certo Pippo Santeramo, il losco custode delle ville. Diego e Federica hanno vita dura nel dipanare la contraddittoria matassa di indizi. La morte di Santeramo fa concentrare i sospetti sul padre di Gino, tuttavia è proprio il ragazzo con turbe psichiche a dare a Diego l’indizio fondamentale: il ricordo di una suoneria del cellulare, quella di Armellini. È Armellini il colpevole del duplice omicidio: molti anni prima, la signora inglese aveva stroncato la sua carriera di archeologo... Nel frattempo, in procura, Diego intuisce che Federica prova qualcosa per lui, e decide di affrontare apertamente l’intera questione. Nessuno dei due vuole rinunciare a quella storia e Diego è disposto a cancellare il trasferimento. Federica accetta e i due si promettono un “periodo di prova” nel quale essere il più possibile aperti e sinceri. Passano insieme la notte per la prima volta e si rendono conto che è meglio non rivelare a nessuno il loro legame. In Procura le cose vanno finalmente a gonfie vele, anche grazie ad un attestato di aperta stima di De Cesare nei confronti di Diego. Invece, alla masseria, la disperata Cristiana si imbatte in un attempato dongiovanni che le fa la corte, suscitando l’insospettabile gelosia di Gerardo. Diego così, dopo aver sopportato le lamentele di Cristiana, si trova ora a dover assistere il cuore infranto del cognato...