Istria 1943. Una piccola comunità è sconvolta dall'arrivo dei partigiani di Tito. Tra loro c'è Novak (Dragan Bjelogrlic), comandante slavo alla ricerca del figlio Carlo (Gianluca Grecchi), avuto sei anni prima da Giulia (Sonia Aquino), una donna italiana. Per non consegnare il figlio all'uomo che l'ha violentata, Giulia lo nasconde nell'orfanotrofio di Don Bruno (Leo Gullotta). Il film tv racconta i drammatici fatti accaduti dal 1943 al 1947. La parola “pozzo”, infatti, si riferisce alle cavità carsiche presenti in tutto il territorio di Dalmazia e istria, in cui vennero gettati, vivi e morti, quasi diecimila italiani, vittime dei partigiani di Tito. Prodotto dalla Rai Fiction e Rizzoli Audiovisivi, il film si avvale della consulenza storica di Giovanni Sabbatucci, docente di Storia contemporanea presso la Sapienza di Roma.