In Oklaoma, d’estate la temperatura può toccare anche i 40°. Il tasso di umidità è così alto che sembra di soffocare. La stessa sensazione di oppressione che prova Beverly Weston (Sam Shepard), dopo un matrimonio durato quasi quarant’anni, con una moglie, Violet (Meryl Streep), malata di cancro alla bocca e da tempo farmaco-dipendente. Il suo rifugio consolidato è invece l’alcolismo. I segreti sono quelli che emergono durante una “rimpatriata” di famiglia forzata. Le tre sorelle Weston, Barbara (Julia Roberts), Karen (Juliette Lewis) e Ivy (Julianne Nicholson), si ritrovano intorno al tavolo della casa d’infanzia per commemorare il padre morto suicida. Qui, la madre, matriarca legata ad un ideale di famiglia in cui neppure lei ha mai creduto e privata dai farmaci dal filtro del pudore, non risparmierà nessuno dai propri attacchi in nome della verità. E’ così che salteranno fuori tutti gli altarini finora rimasti nascosti dietro il velo dell’ipocrisia: quelli che riguardano il marito di Barbara, Bill (Ewan McGregor), e la loro figlia Jane (Abigail Breslin); il fidanzato di Karen, Steve (Dermot Mulroney); il cugino “Little” Charles (Benedict Cumberbatch) e i suoi genitori, Mattie Fae (Margo Martindale), sorella di Violet, e il marito Charles Aiken (Chris Cooper). La black comedy dai toni drammatici, che a tratti lascia anche spazio alla risata ironica ed ilare, è basata sulla pièce teatrale di Tracy Letts "August: Osage County", vincitrice del Premio Pulitzer nel 2008. Lo stesso autore ha curato insieme al regista John Wells anche l’adattamento per il grande schermo. La vicenda ruota intorno alla figura di due donne, madre e figlia, interpretate magistralmente da Meryl Streep e Julia Roberts, che, infatti, hanno ottenuto i maggiori riconoscimenti accreditati al film: la nomination all’Oscar e ai Golden Globes come Migliore attrice protagonista per la prima e la nomination all’Oscar e ai Golden Globes come Migliore attrice non protagonista alla seconda.