L’anno scolastico sta volgendo al termine e nessuno in classe ha notizie di Claudio Rizzo. Mentre gli studenti si dividono in gruppi di studio per finire il programma, il professor Cicerino si spinge fino a casa dell’allievo mancante per cercare di riportarlo a scuola. Ma il padre del ragazzo si rivela un muro di omertà contro il quale Antonio rimbalza. Antonio ed Enrica riescono comunque a scoprire il segreto di quel loro difficile studente e il motivo della sua assenza da scuola: Claudio Rizzo è dedito giorno e notte alle cure di suo fratello minore, gravemente malato e bisognoso di assistenza continua. Purtroppo il fratello di Rizzo muore. Questa perdita fa sì che il giorno degli scrutini Rizzo si presenti a scuola, come il professore gli aveva chiesto in un loro precedente incontro, ma minacciando tutti con una pistola. Per fortuna, dopo attimi carichi di tensione, il ragazzo viene disarmato in tempo e quella situazione non porta morti né feriti. Ma segna l’inevitabile e apparentemente definitivo allontanamento fra Rizzo e il resto della classe. Adesso il problema di Cicerino è quello di portare i suoi allievi al funerale del fratello di Rizzo, un gesto importante per far sentire a quel ragazzo così in difficoltà che, almeno in quel momento così difficile, non è solo. Nessuno della classe sembra condividere quel progetto col professore. E invece, con sua grande sorpresa, Cicerino vede arrivare la mattina del funerale uno per uno, tutti i suoi allievi che indipendentemente da lui hanno voluto unirsi intorno al compagno. Rizzo per la prima volta si dimostra riconoscente verso i suoi compagni e soprattutto stringe e ringrazia il suo professore. L’anno è finito e sembra finito bene, non fosse che adesso Enrica dovrà partire come previsto per Tolosa. E l’addio è malinconico e triste. Quella notte Antonio va a letto senza mangiare nulla, e dorme anche male. Ma per fortuna, il giorno dopo, ci penserà sua figlia a trascinarlo in stazione e a dargli un’ultima possibilità…