Colorito rosso acceso, zampe caprine, corna (mozzate) e stazza che non passa inosservata: Hellboy, supereroe demoniaco, torna in azione in questa terza avventura cinematografica. Evocato sulla Terra dallo stregone Rasputin per conto delle SS nel lontano 23 dicembre 1944, il demone, all’epoca solo un “bambino”, venne tratto in salvo dagli Alleati che lo affidarono alle cure del professor Trevor Bruttenholm. Ora adulto, Hellboy lavora per il Bureau of Paranormal Research and Defense, dove può mettere a frutto i suoi poteri combattendo contro entità malvagie. Tre inarrestabili giganti lo portano a raggiungere la vecchia Inghilterra. E’ solo l’inizio di un’avventura che lo vedrà scontrarsi con una malvagia strega assetata di vendetta, la Regina di Sangue. Dopo i due capitoli portati sul grande schermo da Guillermo del Toro (il primo nel 2004, il secondo, The Golden Army nel 2008, entrambi con protagonista Ron Perlman) tocca a Neil Marshall (“Tales of Halloween”, 2015, “Centurion”, 2010, “Doomsday”, 2008, “The Descent”, 2005) riportare in auge il personaggio creato da Mike Mignola. Il reboot non vede il coinvolgimento di Del Toro, tiratosi indietro perché non gli è stata concessa la totale libertà creativa. A cascata, senza Del Toro, è arrivata anche la rinuncia di Perlman. La sceneggiatura, firmata da Mignola e Andrew Cosby, è ispirata a quanto narrato nelle storie Darkness Calls, The Wild Hunt e The Storm and the Fury. Il testimone lasciato cadere da Perlmam viene raccolto da David Harbour, noto soprattutto per il ruolo di Jim Hopper in "Stranger Things" (interpretazione che gli è valsa una nomination agli Emmy e una ai Golden Globe). La crudele Regina di Sangue ha il volto di Milla Jovovich, mentre Ian McShane ("Deadwood") interpreta Bruttenholm. Nel cast anche Sasha Lane, Daniel Dae Kim e Thomas Haden Church.