Penultima opera del maestro del cinema Stanley Kubrick. Il devastante rapporto fra la crudeltà della guerra e la corruzione dello spirito, la disumanizzazione dell’uomo, la sua assuefazione alla morte, il disprezzo della vita, sono le caratteristiche che legano i protagonisti del film. Tutti giovani Marines pronti a partire per il Vietnam. Si parte dal centro di addestramento a Parris Island dove si concentra il primo tempo del film. La crudeltà dell'istruttore la fa da padrona all'interno del programma di addestramento. Fino ad un drammatico epilogo. Poi si passa all’azione sul campo, ai combattimenti in Vietnam e al dramma che si abbatterà su tutti i commilitoni. Chi prima, chi dopo dovrà fare i conti con la propria coscienza e con la morte.
Dopo “Orizzonti di gloria”, “Il dottor Stranamore” e “Arancia Meccanica”, ancora una volta il regista si scaglia contro la violenza, l’ideologia della guerra (in questa occasione, in Vietnam) e il processo disumanizzante che trasforma uomini qualunque in alienati assassini.
Per Kubrick, si mette “sull’attenti” un cast superbo: Matthew Modine (marine "Joker"), Adam Baldwin (marine "Animal") e Vincent D'Onofrio (marine "Palla di Lardo") vengono ‘buttati’ nell'inferno di un campo di addestramento ferocemente dominato da uno spietato istruttore, Ronald Lee Ermey (il Sergente Maggiore Hartman).