Film
Frammenti e fantasmi di un film sull'orizzonte
Regia: Erik Negro
Dopo Non c’è nessuna Dark Side – Atto Uno 2007-2019, presentato alla Mostra di Pesaro nel 2019 (Fuori Orario ne ha mostrato una versione ridotta), una sfida tecnica e estetica partita da 400 ore di girato per una durata finale di 215’, Erik Negro ha rilanciato la sfida tecnica, formale ed estetica posta da quel film con un nuovo lavoro, Non c’è nessuna Dark Side (atto uno, parte due) – L’orizzonte degli eventi, un film-monstre di 798 minuti, presentato all’edizione 2024 del festival I Milleocchi. Fuori Orario segue il lavoro di Erik Negro da diversi anni, e in questa notte, a conclusione del ciclo “Io è un altro”, presentiamo una variazione inedita di L’orizzonte degli eventi che l’autore e Barbara Elese presentano con queste parole: « Una chiacchierata sul tempo  tra amici fraterni che il tempo ha portato ad avere meno tempo da condividere, intorno a un film sul ricordo che è già ricordo, di fronte a un ostacolo di creazione che diventa creazione di uno spazio nuovo; il tentativo di render visibile un lavoro impossibile, insieme a schegge di luoghi, lampi di universo e frammenti di vite. Lo spettro di un film colossale ridotto a una manciata di coriandoli lanciati verso i vostri occhi con lo spirito candido di due bambini che giocano a fare Cinema sotto Natale». Così Erik Negro parla in un’intervista a “Filmtv” di Non c’è nessuna Dark Side (atto uno, parte due) – L’orizzonte degli eventi: «L’idea iniziale era di fare un film che contenesse una parte di filmato – quello che avevo girato dai miei 17 anni fino al 2019 – e una di montaggio. Poi nella difficoltà di finire ho voluto scorporare i due atti: una parte sono le cose attorno a me filmate da me e l’altra le cose successe nel mondo recuperate da You Tube. Dopo Pesaro avevo cominciato a lavorare sulla seconda parte e immaginavo avrebbe avuto una durata simile alla prima. Ma è capitato il COVID-19 e poi il lock down e tutto è degenerato ed è diventato un atto d’amore verso tutti gli archivi possibili, ma anche una sfida rispetto ai limiti del digitale: quante immagini possono esserci sulla stessa traccia? E quante possono essere viste? (…) Penso che la sovrimpressione, soprattutto se si parla d’archivio, s’avvicina molto al nostro modo di ricordare (e di confondere), segnato da una linea temporale precisa, ben strutturata, su cui s’innestano e calcificano altri ricordi lontani che hanno più senso nello stare assieme anche se apparentemente non c’entrano nulla gli uni con gli altri…»

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Frammenti e fantasmi di un film sull'orizzonte inizia alle ore 01:35

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Frammenti e fantasmi di un film sull'orizzonte va in onda il giorno 10-01-2025

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