In seguito alla tragica scomparsa del marito, Kyle (Jodie Foster), ingegnere aerospaziale, si imbarca con la figlia Julia su un volo transoceanico per dare degna sepoltura al proprio congiunto. Durante il volo, però, la bambina scompare misteriosamente e, poiché nessuno ha effettivamente visto la piccola, i passeggeri e l’equipaggio iniziano a dubitare della sanità mentale di Kyle. Cosa è realmente accaduto? Il thriller diretto da Robert Schwentke non eccelle, anzi appare piuttosto sconclusionato. Punto di forza del film, probabilmente l’unico, è l’ennesima performance di alto livello sfonrnata dal due volte premio Oscar Jodie Foster. Ma, con una sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti, la voglia di “uscire dalla sala” e abbandonare la combattiva Kyle al suo destino cresce di minuto in minuto.