Il colera devasta Rivombrosa; Fabrizio (Alessandro Preziosi) resta al fianco di Martino (Riccardo Simone Sicardi), che sta rischiando la vita, aiutato dalle cure di Ceppi (Cesare Bocci). Intanto Elisa (Vittoria Puccini) ed Angelo (Pierluigi Coppola), a causa del morbo, non riescono a trovare i contadini necessari per iniziare la vendemmia e dunque sono costretti a rivolgersi a Victor (Giovanni Guidelli) per chiedergli aiuto. L’uomo si dimostra molto gentile e acconsente ad inviare delle proprie squadre di braccianti nei terreni dei Ristori. Martino continua a peggiorare ed Elisa e Fabrizio decidono di portarlo via dal lazzaretto approntato nel convento per condurlo al capanno di caccia dove, grazie al loro amore, il ragazzo alla fine guarisce. Fabrizio decide quindi di riconoscerlo come suo legittimo erede. I braccianti di Victor svolgono un lavoro perfetto e, sebbene Fabrizio ne sia un po’ geloso, la scelta di Elisa di chiedergli aiuto si dimostra vincente. Purtroppo però il magazzino in cui erano conservati gli otri prende fuoco, tutto il vino viene perduto e la tenuta torna ad essere sul lastrico. Nessuno può immaginare che siano stati Armand (Raffaello Balzo) e Ranieri (Luca Ward) ad appiccare l’incendio. A Fabrizio non restano molte opzioni per salvare la tenuta; decide quindi di spedire una lettera al Barone di Conegliano a Napoli, un nobile molto potente a cui a suo tempo salvò la vita in un agguato, per chiedergli aiuto. Ranieri però fa in modo che la lettera non venga mai recapitata. La notte di Natale, infine, Ranieri, Armand e altri briganti tendono un agguato al conte. Fabrizio lotta da eroe ed uccide Ranieri, ma un colpo esploso a tradimento da Armand lo ferisce mortalmente...