La sedicenne Sophia viene ricoverata per un edema polmonare, poi la situazione si aggrava quando viene diagnosticata una leucemia. Sophia racconta di aver perso entrambi i genitori; ben presto, però, si scopre che sono vivi e che il padre in passato ha abusato della ragazzina. Ma sono tutte bugie. In realtà, Sophia è andata via di casa e ha cambiato la sua identità, perché ha ucciso il fratellino. L’unico modo per guarire dalla sua leucemia sarebbe il trapianto di midollo, e il più compatibile sarebbe quello di un genitore. Foreman accetta la proposta di condurre sperimentazioni cliniche, ma House glielo impedisce. Cuddy gli affida il caso di un bambino con dei sintomi inspiegabili, al fine di provare che Foreman è in grado di seguire due casi contemporaneamente. Foreman accetta perché vuole dimostrare di potersela cavare anche senza House, ma quando le condizioni del bambino di aggravano, si ritrova a chiedere il suo aiuto. Nel frattempo Wilson finge l’indifferenza verso una possibile relazione fra House e la Cuddy, ma House lo implora di comportarsi come sempre, cioè pretende le sue solite istruzioni, critiche nonché prediche sul da farsi.