Anche Walter Veltroni porta a compimento la sua personalissima trilogia sviluppata intorno al tema dell'infanzia con "C'è tempo", commedia che fa seguito ai documentari "I bambini lo sanno", premiato con il David di Donatello nel 2015, e il docu-film "Indizi di felicità" del 2017. In realtà, al di là del filo conduttore che garantisce continuità ai lavori di veltroni, per lui si tratta di un'opera prima da regista: cast di livello - da Stefano Fresi a Simona Molinari, da Laura Efrikian a Max Tortora, da Anna Billò a Sergio Pierattini - per sviscerare le vicende di Stefano, quarantenne precario con una passione - quella per gli aquiloni - e un lavoro saltuario - fa il manutentore di uno specchio che per sei mesi l'anno illumina la piazza del paesino in cui vive, tra i borghi che scollinano. Alla morte del padre, Stefano scopre di avere un fratellastro, il tredicenne romano Giovanni: l'incontro tra i due e il conseguente viaggio - anche inter-generazionale - porterà i fratelli scoprire rapidamente un legame sincero e fraterno.