E' notte. Una figura misteriosa, in sella a una motocicletta, insegue un giovane sullo skateboard. Due colpi di pistola squarciano l'aria. Il giovane si accascia al suolo. La vittima è Logan Moore, 21 anni. Era un professionista dello skate e si trovava in città per partecipare al New York Streets Sports Festival. Chi l'ha ucciso e perché? Inizialmente i sospetti si dirigono a un altro skater, Manny Castro, rivale di Moore che è stato immortalato in un video mentre minacciava Logan reo di aver messo a soqquadro l'ufficio del festival. Logan stava cercando qualcosa di importante, di vitale. Una questione di vita o di morte. I fatti, evidentemente, gli hanno dato ragione. Il capo del comitato del festival, Tommy Fulton, dichiara che l'unica cosa mancante dall'ufficio è una pistola. Fulton rivela anche che Logan aveva ricevuto una chiamata da qualcuno, presumilbente del suo passato, che lo aveva innervosito. E non è tutto. La vittima veniva contattata anche da un club gestito dalla mala albanese. In che guaio si era cacciato?