Le indagini sull'omicidio del creatore di uno show comico portano Castle e Beckett a scoprire una sorprendente verità. Martha è nel bel mezzo del suo rituale "48 ore prima di andare in scena" che consiste nel ripetere continuamente la prima battuta del suo personaggio per tutti e due i giorni che precedono il debutto dello show. E, in questo caso, la battuta consta di tre parole: "E' stato ucciso?". Se la domanda fosse posta a Sid Ross, creatore di un programma comico di successo, il "Saturday Night Tonight", ebbene la risposta sarebbe "sì". L'uomo, infatti, è stato strangolato (con la sua stessa cravatta) e poi gettato nella tromba dell'ascensore. La moglie dichiara a Ryan ed Esposito che il marito le aveva confessato che qualcuno ce l'aveva con lui. Chi? Il capo della compagnia di produzione di Sid, Gene Vogel (James Eckhouse, "Beverly Hills, 90210"), afferma che quasi tutti i membri dello staff erano presenti in studio al momento del delitto. Compreso Mickey Franks (guest star Jaleel White), una delle "star" dello show che, a quanto pare, stava per essere licenziato. Un buon movente per un omicidio? Mickey si comporta come se stesse per avere un crollo psicotico, ma, alla notizia della morte di Sid, cambia registro e dichiara che la sua era solo una finta per liberarsi di un contratto che lo soffocava. L'uomo sostiene anche di aver sentito Sid gridare contro qualcuno riguardo a un non ben precisato "accordo". L'informazione porta Castle e Beckett a fare qualche domanda a un altro membro dello show, il presentatore Danny Valentine (Gregory Harrison). L'uomo in effetti qualcosa sa. Sid ha lasciato lo studio per recarsi a Brooklyn. Grazie ad alcuni video di sorveglianza, i detective vedono Sid che si allontana, di tutta fretta, da un vicolo dove ha avuto luogo una sparatoria. Sul posto c'era anche uomo mascherato, con una pistola in pugno. Viene identificato: si tratta di Kurt Van Zant, uno spacciatore che afferma che Sid si è arricchito impossessandosi di una sua idea.