Somalia, ottobre del 1993. Una task force di truppe speciali americane viene incaricata di catturare Mohamed Farrah Aidid, il signore della guerra che dal 1992 sta riducendo alla fame la popolazione. Piano perfetto, massima efficacia: la missione avrebbe dovuto essere portata a termine in tre settimane. Ma ne passano sei. A Washington la tensione cresce. A Mogadiscio il comando americano rompe gli indugi e organizza un raid decisivo. 30 minuti per circondare un edificio al centro della città e catturare i ministri di Aidid. Qualcosa va storto. Un elicottero viene abbattuto (da qui il titolo). Tutti i Rangers coinvolti nella missione confluiscono sul luogo dell’impatto per salvare i compagni. I 30 minuti si trasformano in una notte infinita che lascia sul campo 19 soldati americani e più di mille somali. Crudo e realistico come solo Scott sa essere. Quattro nominations agli Oscar, tra cui miglior regia, due statuette: sonoro e montaggio. Nel cast parata di giovani stelle: Josh Hartnett, Ewan McGregor, Eric Bana, Ioan Gruffudd e un allora sconosciuto Orlando Bloom (è il soldato che cade dall’elicottero all’inizio della missione).