Film
Bellissima
Regia:
Luchino Visconti
Con:
Walter Chiari
,
Linda Sini
,
Amalia Pellegrini
,
Tecla Scarano
,
Lola Braccini
,
Anna Magnani
,
Gastone Renzelli
,
Tina Apicella
,
Arturo Bragaglia
,
Nora Ricci
,
Vittorina Benvenuti
,
Teresa Battaggi
,
Gisella Monaldi
,
Luciana Ricci
,
Giuseppina Arena
,
Liliana Mancini
,
Corrado
,
Alessandro Blasetti
,
Vittorio Gori
,
Mario Chiari
,
Mario Donatone
,
Vittorio Musy Glori
,
Luigi Filippo D'Amico
,
George Tapparelli
,
Luciano Caruso
,
Michele Di Giulio
,
Pietro Fumelli
,
Lilly Marchi
,
Anna Nighel
,
Lina Rossoni
,
Franco Ferrara
,
Corrado Mantoni
,
Sonia Marinelli
,
Guido Martufi
Nastro d'argento alla migliore attrice protagonista (Anna Magnani)
Quando il regista Alessandro Blasetti cerca una bambina per un suo film, si precipitano al concorso una moltitudine di mamme e bambine tra cui Maddalena (Anna Magnani) e la figlia di otto anni.
Per preparare la piccola al casting, la madre, accecata dall'illusione del successo della figlia, sacrifica economicamente la famiglia e farà i conti con i raggiri e gli abusi del mondo dello spettacolo...
L'incontro tra Visconti e la Magnani risale ai tragici giorni del 43, quando Anna Magnani ospitò per alcuni giorni Luchino Visconti, ricercato per attività antifasciste durante l'occupazione tedesca a Roma. In Bellissima (una delle migliori opere di Visconti, tra le meno apprezzate dalla critica), la presenza di Zavattini come sceneggiatore e di Anna Magnani come protagonista avrebbe dovuto portare al più neorealista dei suoi film; invece ne viene fuori una feroce critica sui metodi del neorealismo, del cinema e dei modi in cui esso sconvolge la vita dei personaggi popolari. Il popolo di Visconti in Bellissima è pieno di impietosi contrasti e contraddizioni, anticipando di decenni l'analisi delle distruttive aspirazioni piccolo-borghesi presenti negli strati popolari della società.
Bellissima è stato da subito considerato come il film dell'abbandono, da parte di Visconti, del neorealismo, di cui, soprattutto dopo La terra trema veniva considerato uno dei massimi interpreti.
Del resto, sin dal 1948, era stato lo stesso Visconti a rifiutare ogni inquadramento preconcetto, ironizzando sui "neorealisti più realisti del re" e sulla «ottusità di chi vuole mettere etichette e confini alla libertà creativa. Mi sembra scriveva Visconti che il neoralismo cominci a diventare una assurda etichetta che si è attaccata come un tatuaggio e che invece di designare un metodo, un momento, diventa una limitazione totale, una regola».
Infatti, Bellissima è un film disperante e grottesco sul falso mito del cinema, sull'assoluta inconsistenza morale ed ideale del mondo del cinema, un film feroce sulla "filosofia" del neorealismo che viene ribaltata criticamente: qui la rappresentazione del popolo è piena di contraddizioni, realizzata con l'occhio impietoso di chi sa che i sogni sono destinati ad infrangersi di fronte alla ferocia della realtà. Illusione e disincanto (raccontati con schiettezza da una delle maggiori interpretazioni della Magnani), che saranno i perni del radicale mutamento antr...
Quando il regista Alessandro Blasetti cerca una bambina per un suo film, si precipitano al concorso una moltitudine di mamme e bambine tra cui Maddalena (Anna Magnani) e la figlia di otto anni.
Per preparare la piccola al casting, la madre, accecata dall'illusione del successo della figlia, sacrifica economicamente la famiglia e farà i conti con i raggiri e gli abusi del mondo dello spettacolo...
L'incontro tra Visconti e la Magnani risale ai tragici giorni del 43, quando Anna Magnani ospitò per alcuni giorni Luchino Visconti, ricercato per attività antifasciste durante l'occupazione tedesca a Roma. In Bellissima (una delle migliori opere di Visconti, tra le meno apprezzate dalla critica), la presenza di Zavattini come sceneggiatore e di Anna Magnani come protagonista avrebbe dovuto portare al più neorealista dei suoi film; invece ne viene fuori una feroce critica sui metodi del neorealismo, del cinema e dei modi in cui esso sconvolge la vita dei personaggi popolari. Il popolo di Visconti in Bellissima è pieno di impietosi contrasti e contraddizioni, anticipando di decenni l'analisi delle distruttive aspirazioni piccolo-borghesi presenti negli strati popolari della società.
Bellissima è stato da subito considerato come il film dell'abbandono, da parte di Visconti, del neorealismo, di cui, soprattutto dopo La terra trema veniva considerato uno dei massimi interpreti.
Del resto, sin dal 1948, era stato lo stesso Visconti a rifiutare ogni inquadramento preconcetto, ironizzando sui "neorealisti più realisti del re" e sulla «ottusità di chi vuole mettere etichette e confini alla libertà creativa. Mi sembra scriveva Visconti che il neoralismo cominci a diventare una assurda etichetta che si è attaccata come un tatuaggio e che invece di designare un metodo, un momento, diventa una limitazione totale, una regola».
Infatti, Bellissima è un film disperante e grottesco sul falso mito del cinema, sull'assoluta inconsistenza morale ed ideale del mondo del cinema, un film feroce sulla "filosofia" del neorealismo che viene ribaltata criticamente: qui la rappresentazione del popolo è piena di contraddizioni, realizzata con l'occhio impietoso di chi sa che i sogni sono destinati ad infrangersi di fronte alla ferocia della realtà. Illusione e disincanto (raccontati con schiettezza da una delle maggiori interpretazioni della Magnani), che saranno i perni del radicale mutamento antr...
03 Gennaio 2025
09:10
Film
Bellissima
Domande frequenti
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Bellissima inizia alle ore 09:10
Bellissima va in onda il giorno 03-01-2025