Documentario
Art Night
Il nastro della storia si riavvolge in un lampo. E si torna al fatidico giorno del 1927, quando le sculture di Umberto Boccioni vennero ridotte in polvere da Piero da Verona. Fu un raptus di follia? Il documentario “Formidabile Boccioni”, di Eleonora Zamparutti e Piero Muscarà, con la regia di Franco Rado, prodotto da ARTE.it Originals in collaborazione con ITsART e Rai Cultura, cerca di dare una risposta alla domanda, ricostruendo la vita e il percorso artistico di Umberto Boccioni. Con Gino Agnese, giornalista; James Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera; Giordano Bruno Guerri, storico; Marella Caracciolo Chia, scrittrice; Ester Coen, storica dell’arte; Floriane Dauberville, esperta d’arte; Niccolo D’Agati, storico dell’arte, Danka Giacon, conservatrice del Museo del Novecento di Milano, Giacomo Rossi, artista; Karole Vail, direttrice della Peggy Guggenheim Collection di Venezia; e la partecipazione straordinaria di Romana Severini. Matt Smith e Anders Rädén da anni lavorano al progetto di ricostruire i capolavori in gesso del genio del Futurismo andati perduti, studiando da vicino le numerose fotografie dell’epoca per carpirne i segreti entrando nella mente creativa dell’artista. Grazie all’impiego di digital animation e stampa in 3D, i due artisti stanno ottenendo buoni risultati. Sono convinti di riuscire a ricostruire Forme uniche di continuità nello spazio, la scultura perduta di Boccioni, in maniera più fedele delle copie in bronzo presenti nei musei del mondo. Ma perché la scultura di Boccioni affascina ancora oggi così tanto il pubblico? Visionario, geniale, inquieto: l’artista italiano Umberto Boccioni ha rivoluzionato la scultura moderna. Primo attore del grande circo di Tommaso Marinetti, Boccioni ha tradotto la poesia in arte dando forma e materia alla più importante Avanguardia artistica del primo Novecento in Europa, il Futurismo. Scalpitava per sovvertire le regole della pittura e della scultura passatiste, ma gli occorreva la miccia per far saltare in aria la polveriera. La trova alla Stazione centrale di Milano, il 21 febbraio del 1910. Quel giorno, Umberto Boccioni stringe la mano del poeta Filippo Tommaso Marinetti. Da quel momento l’arte apre i cancelli del tempo e dello spazio e libera le ‘forme uniche di continuità’ così reali da apparire immaginarie. Rivoluzionario, contemplatore, vulcanico. Umberto Boccioni non ha una vera casa, un luogo delle origini, nessuna città gli appartiene. Così come non ha legami con nessuna do

Domande frequenti

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Art Night inizia alle ore 01:20

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Art Night va in onda il giorno 14-09-2024

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