Dal Sudafrica arriva un triste telegramma per i cinque fratelli Pasti: il loro vecchio ed amato zio americano è deceduto ed è imminente una visita, in Italia, della vedova che deve accertarsi se i nipoti sono degni di ricevere l'eredità del marito defunto. Per scoprire i loro difetti la vedova - un'affascinante e giovane donna - si fa passare per il notaio, mentre i fratelli credono che la vera zia sia un'anziana signora e fanno di tutto per evitare di incontrarla. Il contenuto del testamento e la scoperta sulla reale identità della zia porta ad un finale davvero sorprendente per tutta la famiglia... Esilarante commedia all'italiana in cui il regista Mario Costa - questo è il suo diciottesimo ciak - scherza su alcuni difetti degli italiani come la gelosia, la vanità e l'avarizia.
Il grande Alberto Sordi è al meglio della forma in questo sessantaquattresimo lungometraggio: nello stesso anno ha girato ben otto pellicole, tra cui l'indimenticabile Il conte Max.
Per Nino Taranto si tratta del ventesimo film, mentre Mario Riva - spesso in coppia con Riccardo Billi - giunge a quota trenta, anche se la sua carriera ha un tragico arresto nel 1960 per un incidente mortale.