Boston. Due vite parallele, due giovani brillanti le cui strade si incroceranno tragicamente. Billy Costigan (Leonardo Di Caprio) entra in polizia gettandosi alle spalle trascorsi da ladruncolo e una famiglia non proprio limpida. Invece Colin Sullivan (Matt Damon) in polizia ci entra con tutto il suo passato. Cresciuto dal boss della mafia irlandese Frank Costello (Jack Nicholson, più cattivo che mai nella parte), Colin è un doppio giochista il cui unico fine è quello di tenere il padre putativo lontano dai guai. E infatti quando Frank scopre che c'è una talpa all'interno della sua gang, Colin si mobilita per scoprire chi è l'infiltrato, ma ci metterà un bel pò a capire che è proprio Billy Costigan. L'intreccio è complicato e da luogo ad una serie di colpi di scena davvero ben orchestrati dal regista Martin Scorsese, che trasforma un film di Hong Kong (Infernal Affairs) in un capolavoro del genere. E sullo schermo si sente il peso di attori del calibro di Alec Baldwin (il capitano Ellerby) e Mark Wahlberg (sergente Digman), oltre a quelli già citati. Con "The Departed" Scorsese conquista finalmente l'oscar alla regia (senza contare le altre tre statuette: miglior film, migliore sceneggiatura non originale e miglior montaggio). Da vedere.