Film
Stringimi forte
Regia: Mathieu Amalric
Con: Vicky Krieps , Samuel Mathieu , Erwan Ribard , Aurelia Petit , Aurèle Grzesik , Arieh Worthalter , Sacha Ardilly , Cuca Bañeres Flos , Anne-Sophie Bowen-Chatet , Juliette Benveniste
Presentato al 74° Festival di Cannes, il nuovo dramma di Mathieu Amalric, con Vicky Krieps e Samuel Mathieu, è tratto dall’opera teatrale “Je reviens de Ioin” di Claudine Galèa. Come per ogni film del regista francese è necessario vedere l’intera pellicola per unire i punti e arrivare a capo di una storia dove, all’inizio, il confine tra sogno e realtà appare molto sottile. È mattina quando Clarisse parte in auto per un viaggio dove si sa cosa lascia, un marito e due figli, ma non cosa troverà. A Marc il duro compito di spiegare ai figli, Lucie e Paul, il perché di questo abbandono da parte della loro madre. Nel frattempo la donna guida alla volta del mare mentre nella sua mente scorrono immagini che le mostrano la crescita dei figli e la vecchiaia del coniuge. Niente però è come sembra, tutto è mischiato e solo le melodie concedono ordine mentre il film va avanti fino a trovare una spiegazione.
Dopo La chambre bleue e Barbara, Serre moi fort è l’ottavo film da regista di Mathieu Amalric, un’opera che egli ha conquistato nel corso degli anni strappandola tenacemente alla sua splendida e straripante carriera di attore. Un’opera più che notevole, che va ormai considerata tra le più personali e inclassificabili del recente cinema francese, anche per la straordinaria anima “musicale” che guida la struttura frammentata, combinatoria, dei suoi film. Non a caso negli ultimi anni Amalric continua parallelamente, a tappe successive, una serie di documentari dedicati a John Zorn.
NOTE DI REGIA
“A un certo punto ho pensato al melodramma, alla sua forza, dove non è più possibile imbrogliare, e anche all’ambiguità che esso racchiude, come viene suggerito nel bellissimo titolo di un libro di Carole Desbarats, Le plaisir des larmes. Poi ho pensato a mia madre, che ha perso un figlio al quale non ha mai smesso di parlare. È una cosa bella, questa. Infine questa storia conduceva a un altro motivo: pensiamo spesso di partire, di fuggire. Sentiamo la fascinazione per chi sparisce senza lasciare tracce…Per preparare il film ho visto molti melodrammi, di ogni genere, Pagnol, Vecchiali… E molti film di fantasmi, Il fantasma e la signora Muir, i film di fantasmi giapponesi… Ho anche letto Laura Kasischke, e subito si è imposta l’idea che il delirio e il reale dovessero venire trattati esteticamente nello stesso modo… È il personaggio a fare il film. Il personaggio si fa un film”. (Mathieu Amalric, da un’intervista sui Cahiers du Cinéma, n. 770, settembre 2021)

Domande frequenti

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Stringimi forte inizia alle ore 00:40

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Stringimi forte va in onda il giorno 15-09-2024

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