Nel finale di Star Trek II - L’ira di Khan il vulcaniano Spock s’immola per la salvezza della nave Enterprise, a quanto pare, dietro precisa richiesta dell’attore Leonard Nimoy, stanco del ruolo ricoperto sin dal 1966. L’indignata e commossa reazione dei fan di tutto il mondo convince però Nimoy a rivestire subito la sua seconda pelle, ottenendo anche dalla Paramount di poter sedere per la prima volta dietro la macchina da presa. Scritto e prodotto da Harve Bennett, Star Trek III - Alla ricerca di Spock, racconta la resurrezione dell’ufficiale vulcaniano: subito prima della morte, la coscienza di Spock è in realtà stata trasferita, secondo un misterioso rito di Vulcano, nella mente del dottor McCoy (DeForest Kelley); l’ammiraglio Kirk (William Shatner) guida dunque l’Enterprise alla ricerca del corpo inanimato dell’amico, lanciato verso il pianeta Genesis all’interno di un siluro fotonico. I Klingon sono però, come sempre, in agguato.