Documentario
Sapiens - Un solo pianeta
Venti anni fa lo tsunami in Indonesia, la più grave catastrofe naturale dell’ultimo secolo con 230.000 morti. Può accadere ancora? E da allora si è imparato qualcosa? Perché la maggior parte delle vittime furono fra turisti e abitanti delle coste e non fra le popolazioni aborigene? La tecnologia può aiutare a prevenire gli effetti degli tsunami? E come proteggersi? Sono alcuni degli interrogativi al centro della puntata di "Sapiens - Un solo pianeta" intitolata “Apocalisse tsunami”. È il mattino del 26 dicembre del 2004 quando, alle 7.58, al largo dell’isola di Sumatra, un terremoto di magnitudo 9,3 si scatena causando uno tsunami che sconvolge l’Oceano Indiano. Il bilancio è terribile: circa 230 mila vittime, di cui 40 italiane, migliaia di dispersi, milioni di sfollati, 10 miliardi di dollari di danni. L’evento naturale che ha fatto il maggior numero di morti nell’ultimo secolo della storia dell’umanità. A vent’anni di distanza “Sapiens” torna nei luoghi del disastro, partendo dalle Isole Surin, Parco Nazionale marino al largo delle coste occidentali della Thailandia, dove si sono temporaneamente insediati gli "zingari di mare". È una popolazione nomade oceanica che tramanda oralmente la leggenda del "Granchio gigante" che, generazione dopo generazione, tiene viva la memoria di un evento catastrofico già verificatosi tre volte negli ultimi 200 anni. Per questo, quando un’insolita bassa marea mette in allarme la comunità, questa, allertata dal capovillaggio si ritira nelle zone interne mettendosi in salvo. Le spiagge dell’isola di Phuket, oggi come allora, sono affollate di villeggianti e di residenti che qui si sono trasferiti in massa per lavorare nel turismo e nella pesca, violando una regola aurea del passato che li avrebbe dovuti tenere a una distanza di sicurezza dal mare. Sulla spiaggia di Nang Thong, nei pressi di Khao Lak, non lontano da Phuket, quella mattina di Santo Stefano, alle 8,20, il mare si ritira e alle 9.30 onde alte 10 metri si abbattono sull’arenile e sulle zone interne travolgendo barche, automobili, case. Interi quartieri vengono spazzati via. Poi lo tsunami prosegue la sua corsa verso l’India, lo Sri Lanka, le Maldive, il Corno d’Africa, mantenendo la sua energia distruttiva per 6000 chilometri. A vent’anni di distanza sono ancora impresse nella memoria le immagini della fuga concitata dall’onda catastrofica che travolge tutto e a ricordarci quei momenti sono le testimonianze drammatiche dei sopravvissuti. I passi da compiere...

Domande frequenti

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Sapiens - Un solo pianeta inizia alle ore 21:10

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Sapiens - Un solo pianeta va in onda il giorno 21-12-2024

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