Sulla panchina di una fermata d'autobus viene ritrovato il cadavere di una donna. E' seduta composta, vestita d'abiti fuori moda, sul viso un pesante trucco vistoso, una vecchia valigia ai suoi piedi. Se non fosse per lo squarcio che ha sulla testa, sembrerebbe una grossa bambola. Il giorno successivo, su un'altra panchina, viene rinvenuta una seconda vittima, nelle stesse identiche condizioni della prima. Questa volta Maura trova una traccia, una scheggia di legno, frassino bianco. Korsak informa che con quel tipo di legno si facevano, un tempo, i manganelli della polizia. Occorre cercare in quest'ambito: ne esce fuori una cupa storia di violenza e follia, vecchia di vent'anni.