Kate, pianista di successo, festeggia 35 anni. Insieme al marito Evan ha organizzato una festa per gli amici più stretti, durante la quale regala agli invitati un’esibizione privata. Improvvisamente, però, le sue mani iniziano a tremare… Ritroviamo la donna, un anno e mezzo dopo, costretta sulla sedia a rotelle. Le è stata, purtroppo, diagnosticata la SLA (sclerosi laterale amiotrofica). Kate, insieme ad Evan, è, ora, alla ricerca di una persona che possa accudirla nel corso dell’evoluzione della malattia. All’annuncio risponde una studentessa universitaria, Bec. Credenziali scarse, esperienza quasi inesistente, vita sentimentale incasinata e una certa propensione nell’arrivare in ritardo. Evan non la considererebbe nemmeno per scherzo, ma Kate in quella ragazza vede qualcosa e decide di darle una possibilità. E’ l’inizio di una sincera amicizia che aiuterà entrambe, Bec a trovare il proprio equilibrio e il proprio posto nel mondo, Kate ad affrontare l’inevitabile, ma alle proprie condizioni. Ispirato al romanzo “You’re not You” di Michelle Wildgen pubblicato nel 2007, il film è stato prodotto dal due volte premio Oscar Hilary Swank (“Boys Don't Cry”, “Million Dollar Baby”) che qui interpreta il ruolo di Kate. Al suo fianco una convincente Emmy Rossum (Bec) e Josh Duhamel (Evan). La regia è firmata da George C. Wolfe, una grande esperienza teatrale alle spalle, al suo secondo lungometraggio dopo “Come un uragano” del 2008.