“Di tempo da questo libro ne è passato, però qualcosa è cambiato da allora: che adesso il crimine è in famiglia… quello che ancora non si è capito è perché si diventa criminali”. Parole della giornalista Federica Sciarelli che propone la lettura del capolavoro di Truman Capote e la visione del documentario “A sangue freddo” di Julien Gaurichon e Frédéric Bas, il nuovo programma sulla letteratura di Rai Cultura. “Il motivo del crimine a volte ancora non si capisce” sottolinea Federica Sciarelli, volto da oltre vent’anni di Chi l’ha visto?, uno dei programmi televisivi più longevi e amati dal pubblico, parlando di “A sangue freddo” di Truman Capote, “Pensate che me l'ha consigliato un bandito, si chiama Antonio Mancini, un ex bandito della banda della Magliana, insomma uno che di crimini se ne intende… Scrivemmo un libro insieme e lui disse “io il titolo lo voglio dare un po’ come quello di Truman Capote, A sangue freddo, e il libro che abbiamo scritto infatti si chiama Con il sangue agli occhi”. È il 1959: Truman Capote, giovane scrittore celebre per il romanzo Colazione da Tiffany, si imbatte in una notizia del “New York Times”: nella tranquilla cittadina di Holcomb, in Kansas, quattro membri della famiglia Clutter vengono brutalmente uccisi il 15 novembre. A questa vicenda lo scrittore dedica cinque anni della sua vita tra ricerche, interviste, scrittura. A sangue freddo viene pubblicato prima a puntate sul “New Yorker” nel 1965 e nel 1966 vede la luce il romanzo che riscuote da subito un grande successo: un caso negli Stati Uniti e nel mondo, punto di riferimento imprescindibile di un certo genere di narrativa. Un delitto, un libro e poco dopo un film girato a Garden city e a Holcomb e Truman Capote diventa uno degli scrittori più acclamati. Il documentario di Julien Gaurichon e Frédéric Bas con ritmo incalzante racconta, attraverso preziosi filmati e testimonianze, un fatto di cronaca che Truman Capote trasforma in romanzo e soprattutto quanto questo omicidio abbia segnato l’autore, dalle indagini al rapporto con gli assassini. “Mentre indaga sul caso, Truman Capote è incuriosito dalle varie ipotesi sui moventi del crimine, tipo l’ideologia dei possibili assassini”, dice il sociologo Travis Linneman, “si appassiona a queste domande e cerca di dipanare il filo, per arrivare a chi sia capace di uccidere quattro persone a sangue freddo”. Gli assassini, due pregiudicati in libertà vigilata, vengono arrestati all’inizio del 1960 e Capote ha modo di inco...