Callen, Sam, Kensi e Deeks stanno lavorando sotto copertura come squadra tattica speciale per indagare su un'imboscata collegata a un signore della droga che ha dei legami con una cellula terroristica cecena operante a Los Angeles. “Simulazioni di guerra” è l’episodio di spicco della quarta stagione, non solo per il grado di tensione che si raggiunge ma anche perché è uno dei rari casi in cui l’intero team lavora al gran completo. Dopo che una missione del reparto speciale è stata compromessa da un'imboscata, all’NCIS viene affidato il compito di scoprire chi è stato il responsabile della fuga di notizie. Ben presto individuano l’eventuale fonte in un membro dell’agenzia militare esterna, che si occupa della formazione del reparto prima della missione. Il team dell’N.C.I.S. si spaccia così per reparto speciale per completare la missione che non era andata a buon fine. I componenti dell’NCIS non sono però adeguatamente preparati a questo tipo di training estremo. Anche se si tratta solo di una simulazione, devono affrontare un allenamento vero e proprio con proiettili di gomma, coltelli e pugni. Quando la squadra entra nella Kill House, è tutto davvero molto verosimile. Dopo che la squadra fallisce la sua prima “missione”, i due formatori principali, David Inman e Chad Parish, spiegano ai ragazzi che la causa è stata la mancanza di lavoro di squadra. L’NCIS approfitta della loro presenza per cercare di capire quale dei formatori avrebbe potuto lasciar trapelare le informazioni. Parish è l'unico sposato e ha un figlio in arrivo. E poi c'è Inman. Potrebbe l'ex militare aver svenduto i suoi allievi?