Mentre Strogoff (Paolo Seganti) riconduce il piccolo Boris al Monastero, Nadia si reca da Feofar Khan (Giovanni Lombardo Radice) per tentare di liberare suo padre, qui trova l’aiuto insperato di Sangarre (Esther Schweins) che vuole allontanarla il più possibile da Ogareff (Hardy Kruger Jr). Approfittando di un passaggio segreto Nadia e suo padre escono dalla prigione, ma la loro fuga è di breve durata, il Conte Krasov viene ucciso dai tartari e Strogoff viene fatto prigioniero, ma la sua resistenza consente a Nadia (Lea Bosco) di fuggire. Il corriere dello Zar viene accolto nobilmente da Feofar Khan il quale gli propone di tradire il suo Re, ma Strogoff rifiuta e Feofar lo condanna al supplizio. Nadia torna al campo di Feofar per cercare di salvare Michele ma viene fatta prigioniera anche lei. Rinchiusi nella stessa cella i due si dichiarano il loro reciproco amore. All’alba avviene il supplizio e Strogoff viene accecato dal boia con una lama incandescente. Nadia prende per mano l’uomo che ama e i due lasciano il campo per raggiungere Boris al monastero, ma prima trovano rifugio in una capanna dove trascorrono insieme la notte. Purtroppo Ogareff li ha seguiti di nascosto e li precede al Monastero. Quando Nadia e Strogoff arrivano al monastero, trovano tutti i monaci uccisi e Boris nelle mani di Ogareff , quest’ultimo, vigliaccamente, sfida a duello il cieco Strogoff, ma proprio durante il combattimento Michele ritrova la vista. Proprio in quel mentre arriva la cavalleria dello Zar, Ogareff viene ucciso mentre Strogoff, Nadia e il piccolo Boris, finalmente liberi, raggiungono San Pietroburgo dove lo Zar in persona benedice le prossime nozze di Nadia e Strogoff, nominato capo delle Guardie imperiali.