Tutti i dottorandi e gli assistenti sono sotto Matteo, perché Niklas è fuori in vacanza. Il primo caso è un uomo giovane, Tino, che arriva con sua moglie, Maren. È caduto dalle scale mobili e si è lussato una spalla. Ma il caso è più complicato. Tino ha continui svenimenti e mancamenti, di cui ricorda poco. Le ipotesi sono tante, finché non si definisce la Sindrome della Persona Rigida complicato da una malnutrizione, dovuta alle condizioni disagiate in cui i due giovani vivono. Il secondo caso è Agnes, che si presenta con un problema a un occhio. Viaggiava con la capote abbassata e pensa che qualcosa l’abbia colpita, una lanugine. Ma anche il suo caso nasconde qualcos’altro. Inoltre, Wolfgang riconosce in lei una responsabile dell’assicurazione che controlla la gestione dei casi e combatte gli episodi di malasanità e gli sprechi. Anges di ferro. Ma ignora che ha cambiato lavoro ormai da anni. Alla fine, dopo tante ipotesi andate a vuoto, Agnes confessa di aver fatto una terapia canalare qualche tempo prima. Ben e Matteo scopriranno che il dentista ha fatto un lavoro precario e ha causato una infiammazione generalizzato alla mascella. Nel frattempo, arriva in clinica Sarah Marquardt, dirigente di un altro ospedale, per prendere confidenza col software di gestione aziendale che hanno adottato. Ma Wolfgang è preoccupato. Marc è in scadenza di contratto e non sembra intenzionato a rinnovarlo. Wolfgang vede spesso insieme Marc e Sarah e sospetta che il vero motivo della visita della donna sia soffiargli l’oncologo. Alla fine, però, Marc rifiuterà ogni offerta.